Un percorso di quattromila anni, a ritroso, da Abramo a Netanyahu, da Muhammad ad Abu Mazen, è necessario per inquadrare, dal punto di vista storico, religioso, culturale e geopolitico la questione di Gerusalemme. La città, occupata interamente da Israele con la Guerra dei sei giorni del 1967, nel 1980 è stata proclamata dalla Knesset capitale "eterna ed indivisibile di Israele"; ma i palestinesi rivendicano la parte Est come capitale del loro costituendo Stato.
La sfida di Trump. Le mire di Putin. Le manovre dell'Iran e quelle dell'Arabia Saudita in rapporto alla "città santa". In questo scenario hanno un ruolo, le Chiese?
Le minacce di guerra, legate al complicato puzzle mediorientale, al dramma della Siria e alle inquietudini del Libano. Le esili possibilità di una soluzione equa del conflitto israelo-palestinese.
Di questo discuteremo con Luigi Sandri - giornalista vaticanista - nel #Liberincontro "Gerusalemme. Tra venti di guerra e speranze di pace", che eccezionalmente si terrà venerdì 16 marzo, sempre alle ore 17,30 presso la sala azzurra della Camerata Musicale Sulmonese.