Premuti dalla crisi economica molti paesi infliggono pesanti tagli agli studi umanistici e artistici a favore di abilità tecniche e conoscenze pratico-scientifiche. E così mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali. Mentre l’innovazione chiede intelligenze flessibili, aperte e creative, l’istruzione si ripiega su poche nozioni stereotipate. Non si tratta di difendere una presunta superiorità della cultura classica su quella scientifica, bensì di mantenere l’accesso a quella conoscenza che nutre la libertà di pensiero e di parola, l’autonomia del giudizio, la forza dell’immaginazione.
Su queste affermazioni di Martha C. Nussbaum, contenute nel volume Non per profitto. Perché abbiamo bisogno della cultura umanistica (Il Mulino, 2011), nell'ambito dei nostri #Liberincontri, rifletteremo insieme ad Oreste Tolone mercoledì 29 marzo, dalle ore 17, sempre presso la sala Azzurra della Camerata musicale in Vico dei Sardi.